lunedì 18 febbraio 2008

LA CENA DEI CRETINI


di Francis Veber
dal 4 Aprile al Teatro il Primo - Napoli
Con
Peppino Colace
Peppe Carosella
Alessandra Vispo
Franco Londino
Ornella Girimonte
Marco Apolloni
Gianni Romano
Regia: Peppino Colace

La commedia narra di un gruppo di amici che organizza una cena dove ognuno deve portare il più cretino che trova. Il loro imperativo è superare la monotonia e il tedio quotidiano. Pierre Brochant e i suoi fidati amici hanno escogitato un principio molto semplice, in grado di assicurargli, almeno una volta alla settimana, grasse risate liberatorie. Si tratta sostanzialmente di questo: ognuno di loro invita a cena un perfetto cretino e alla fine della serata vince chi ha portato il più cretino di tutti, l'idiota totale. Il mercoledì diventa così un appuntamento irrinunciabile. Questa volta Pierre è fuori di sé dalla gioia. Ha stanato una persona che potrebbe assicuragli il premio. Il cretino in questione si chiama Francois Pignon, il campione mondiale dell'idiozia! Ma non è così in questa commedia gustosa ed elegante. Il signor François Pignon, funzionario del ministero delle finanze che ha come hobby costruire modellini con i fiammiferi, è sopra ogni cosa, un guastafeste, un menagramo, a tal punto che riesce a ribaltare la situazione passando, per così dire, da vittima a carnefice, creando una serie di problemi al suo potenziale anfitrione, giungendo a mettergli in crisi il matrimonio in un crescendo di gaffes, gags e malintesi veramente divertenti.La cena dei cretini è un meccanismo ad alta gradazione di perfidia. Lo stupido, col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa più naturale del mondo, comparirà improvvisamente a sconvolgere i piani, distruggere la pace, complicare la vita e il lavoro, far perdere il denaro, tempo, buonumore, appetito, produttività e tutto questo senza malizia, senza rimorso e senza ragione. Stupidamente. Questo è definito ad un certo punto dall'antagonista "il vendicatore di tutti i cretini del mondo". Nel meccanismo narrativo orchestrato da Veber v'è qualcosa - la costruzione incalzante ed "esatta" dell'intreccio, il tono brioso e felicemente ironico, la malizia dei dialoghi - che può anche ricordare la tradizione del vaudeville. Si tratta di un meccanismo giocato sul crescendo della destabilizzazione, dove ogni nuovo intervento del cretino viene a risolversi inevitabilmente in una catastrofe che assume proporzioni via via crescenti e sempre più incontrollabili e devastanti. Brochant, che manifesta ormai un'evidente sudditanza psicologica nei confronti del suo ospite, giungerà infine ad accettarne la presenza pervasiva con una sorta di sconsolata, masochistica rassegnazione. Il conflitto non può avere soluzioni accomodanti, rassicuranti.Il delizioso colpo di coda finale consentirà allora di sbeffeggiare il rituale conclusivo del “lieto fine” e di restare al di qua di ogni moralismo posticcio. Sarà sufficiente un nuovo gesto inconsulto del povero imbecille, basterà una sua parola di troppo, e l'armonia così faticosamente riconquistata tornerà ancora a lacerarsi, mentre il cretino potrà riaffermare, clamorosamente, le proprie ragioni, la propria inesausta, incontenibile e parossistica energia distruttiva.

5 commenti:

Emy ha detto...

Argomento attualissimo, visto che tutti crediamo di individuare il "cretino" di turno in chi ha un tono, un colore nel linguaggio differente dal nostro; in chi ha valori diversi, se non opposti ai nostri. La cancrena dell'omologazione spinge a individuare in chi non sa adeguarsi ai tempi e ai moti del mondo tutto, ad additare come "idiota" chi è semplicemente non omologato, non sottomesso all'idea imperante. Gustosissimo il finale che rovescia la situazione e mette alla berlina chi prima derideva,sguaiato e superficiale. Un applauso allo spettacolo, ma anche al blog che promuove la cultura teatrale, spina dorsale dell'arte rappresentativa. Un grande in bocca al lupo e lunga vita al blog e al teatro e complimenti all'autore!!!

Unknown ha detto...

Esilarante. Una commedia dove il carnefice diventa, durante il “solito e progettato incontro”, e suo malgrado, vittima del suo stesso gioco non riuscendo a frenare gli eventi che porteranno alla “catastrofe”.
Una commedia condita con battute scritte “ad arte” , oltre che da equivoci e da ambiguita’, che sicuramente fa riflettere e altrettanto sicuramente divertire. Un concentrato di comicita’ travolgente e contagiosa. Complimenti per la scelta e buona fortuna per il blog.

Anonimo ha detto...

Ho letto il copione di questa commedia grazie a uno degli attori protagonisti, tempo fa...e l'ho trovata molto esilarante...ora finalmente sarò felicissima di vederla rappresentata dal vivo!!
Siete dei grandi...ovviamente, in bocca al lupo allo spettacolo e al blog!! Switch...

Anonimo ha detto...

BUONASERA HO LETTO IL COPIONE E CONOSCO UNO DEGLI ATTORI PROTAGONISTA, CHE LA RAPPRESENTERANNO ,SARA' SICURAMENTE UN BELLISSIMO LAVORO IN BOCCA AL LUPO E SPERIAMO CHE CREPI

Anonimo ha detto...

BRAVI BRAVISSIMI DAVVERO TUTTI...Mi son piaciuti molto Peppe Colace e Peppe Carosella.Ma anche tutti gli altri..Ero tra la gente di domenica sera...Domani si ricomincia...non potrò essere li ma il mio BRAVI risuonerà nel piccolo teatro dove da domani a domenica sarete protagonisti...mi avete divertito tanto!BRAVI......E MERDA per il prossimo week end!!

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Si prefigge lo scopo di promuovere l'arte teatrale proponedo spettacoli in lingua e/o in dialetto, munendosi di tutti i mezzi necessari e adottando tutte le necessarie opzioni per agire nel rispetto della normativa vigente. Inoltre , la promozione della pratica teatrale con l'organizzazione di corsi e stages di aggiornamento , anche nell'ambito scolastico. Questa operazione accomuna attori provenienti da esperienze e compagnie differerenti, nello spirito di arricchimenti e scambi professionali, culturali, ma, soprattutto, umani.